Corriamo a tavola!

Per me quest’anno è iniziato con un lavoro in sordina.
Avete presente quella classica frase “finché non vedo non credo“? Ecco, non ho voluto pubblicizzare molto questo progetto perché ci tenevo così tanto che avevo paura che qualcosa potesse andare storto e di conseguenza non poterlo realizzare.

Invece eccolo qua! Ad oggi non è ancora nelle mie mani per un problema logistico (ma lo sarà a breve!!!) ma c’è, stampato, bellissimo, colorato… e per me è un pozzo di emozioni: paure, felicità, soddisfazione, rabbia, entusiasmo!!!

Di cosa si tratta? Ah già, è vero, non ho spiegato quale sia il progetto!
Un’iniziativa editoriale che ho subito sposato,  una guida all’alimentazione sana realizzata dall’associazione Babyrun, dove mi sarei occupata di creare e realizzare 10 ricette per i 10 alimenti diversi trattati dalla dottoressa Gabriella Regis.

In realtà sono molto più che 10 ricette! Abbiamo scelto preparazioni e ricette che si possano usare per tutto l’anno, utilizzando frutta e verdure diverse, per tutti i gusti, per ogni stagione!

La realizzazione si è svolta in diverse fasi, la più difficile e allo stesso tempo la più divertente è stato il momento di trasformare la mia cucina in un piccolo set fotografico e far fare ai bambini i modelli – cuochi!!!

SONY DSCA loro, e alle loro mamme, va il mio enorme grazie, ed un riconoscimento speciale va al mio Lorenzo, che a volte era entusiasta a volte mi chiedeva “mamma quando finisci di farmi le foto?” perché il mio problema con lui è che una volta presa la macchina fotografica in mano… non mi ferma più nessuno!!! Cuore di mamma!!!

Grazie a Babyrun che ha creduto in me, mi ha dato questa bellissima opportunità ed in particolare grazie a Gabriella Regis, che con le sue spiegazioni mi ha aperto gli occhi su alcune nozioni che non conoscevo!!!

Grazie Albe e Gaia ognuno a modo suo mi ha aiutata, mi ha ispirata, mi ha fatto sentire speciale come sempre sanno fare loro…

Grazie a mamma, papà e la mia fratella... senza di voi che siete le mie radici non saprei stare in piedi!

Grazie alle mie amiche che mi sono state vicine durante la realizzazione di un piccolo sogno!

Che altro dire? CORRIAMO A TAVOLA!

Scaricate la guida gratuitamente a questo indirizzo!

http://babyrun.it/corriamo-a-tavola-babyrun-guida-sana-alimentazione-bambino/

 

Ecco alcune foto divertenti dei “miei” bambini!!! ❤

 

 

Cardo… una verdura da conoscere

Oggi ospito la  dottoressa Gabriella Regis, biologa nutrizionista del Babyrun Stroller Running Team (Qui trovate il link dove seguire il sito) che ci parlerà di CARDO. Voi sapete quanto sia “legata” al Cardo Gobbo di Nizza Monferrato, oggi ne parleremo in modo diverso. Se vi va, se non sapete esattamente di cosa sto parlando, vi invito a leggere un mio vecchio articolo sulla vita del Cardo Gobbo di Nizza Monferrato, che è presidio Slow Food. Non perdete questo vecchio articolo .

Al più presto con la mia ricetta…. ora lascio spazio a Gabriella!

 

47576041_2137646222947786_4014278165160525824_oDici cardo e si spalanca un modo: un nome a cui corrispondono piante di tante specie diverse e di cui forse proprio in Italia esiste la varietà maggiore. Diffuso in tutto il mondo, il cardo trova però il suo più ampio ed abituale impiego nel bacino del Mediterraneo: Italia, Francia, Spagna, Portogallo.

Viene utilizzato non solo nella preparazione di primi, secondi e contorni, ma anche per la cagliatura del latte (noto come caglio vegetale): viene impiegato nella produzione di alcuni formaggi tipici sia in Portogallo (Queijo de Azeitao, Queijo de Evora e altri) sia in Spagna (Queso de la Serena). Inoltre, per restare entro i confini di casa nostra, anche in diverse regioni del Centro quali Toscana, Lazio, Abruzzo, i semi ed i germogli di cardo vengono usati per la cagliatura.

Più comunemente, però, il cardo, parente stretto del carciofo, viene impiegato in cucina utilizzando i suoi gambi nella preparazione di diversi piatti. In pratica ogni regione italiana annovera almeno un piatto a base di cardi.

Questo ortaggio è particolarmente ricco di fibra e acqua, come si può facilmente constatare anche solo osservandolo. La fibra aiuta la motilità intestinale, favorisce il benessere dell’intestino e della sua flora batterica, abbassa i livelli di colesterolemia e glicemia. La componente lipidica è pressoché trascurabile, bassa anche quella proteica (0.6 gr ogni 100 gr di cardo), leggermente più alta quella dei carboidrati (1.7 gr ogni 100 gr di cardo). Da qui si comprende bene come mai 100 gr di cardo hanno un apporto calorico di sole 13 kcal. Questo li rende un alimento ottimo per chiunque, comprese le persone che stanno seguono un’alimentazione ipocalorica.

54435132_2287648984614175_2672318335059755008_oCalorie (poche) a parte, cosa apporta ancora il cardo al nostro organismo? Minerali, soprattutto potassio (importante per regolare la pressione sanguigna, per il mantenimento del bilancio idrico e dell’equilibrio osmolare, per la contrazione muscolare e cardiaca), calcio (serve nella trasmissione dell’impulso nervoso, nella coagulazione del sangue, nei meccanismi di contrazione e rilasciamento dei muscoli, nella regolazione della permeabilità cellulare, nonché costituente fondamentale di scheletro e denti), sodio e fosforo. Ma anche vitamine: folati (o vitamina B9, è coinvolta nella sintesi degli acidi nucleici, degli aminoacidi, nonché svolge un ruolo chiave, insieme ad altre vitamine del gruppo B, nel metabolismo dell’omocisteina, un aminoacido che, in quantità elevate nel sangue, rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardio-cerebrovascolari) e vitamina C, principalmente, oltre a diverse vitamine del gruppo B.

E visto che stiamo sfogliando il grande libro della biochimica del cardo, soffermiamoci su alcuni composti bioattivi dai nomi più o meno astrusi, in cui chiunque abbia cucinato o mangiato il cardo si è già imbattuto, pur ignorandone l’esistenza. Stiamo parlando dei fenoli (tra cui la cinarina), composti antiossidanti che, insieme ad altri, conferiscono al cardo il tipico sapore amaro, sono responsabili dell’imbrunimento del cardo tagliato (per questo è bene immergere i gambi tagliati in acqua addizionata con succo di limone), contribuiscono anche alla rigidità delle pareti cellulari rendendo le fibre del cardo molto dure e resistenti. Le sostanze antiossidanti quali i fenoli intervengono nei processi di ossidazione delle cellule preservandole e contrastandone l’invecchiamento. Nel cardo, inoltre, troviamo i lattoni sesquiterpenici, un gruppo di sostanze che contribuiscono anch’esse al sapore amaro del cardo e sembrano avere un’attività antinfiammatoria. Infine, il cardo contiene un mix di sostanze antiossidanti ed epatoprotettive, detto silimarina (formata da silibina, silicristina e silidianina), ancora oggetto di studi in diversi laboratori, ma le cui proprietà vanno man mano delineandosi. In particolare, la silimarina sembra svolgere un’azione protettiva sul fegato sia nei confronti di stimoli infiammatori sia nei confronti di danni causati dallo stress ossidativo.

Il cardo rappresenta bene la bistrattata categoria delle verdure: ormai così poco amate e frequentate a tavola dagli italiani, ma vere “bombe di vitamine, sali minerali e composti bioattivi”. La prossima volta, prima di passare a comprare l’ennesima confezione di integratori, fate un salto nell’orto vostro o dei genitori oppure al banco del mercato e troverete tutto ciò che vi serve (ovviamente al netto di eventuali patologie!) in “blister” colorati, profumati, di consistenze e sapori diversi. A voi non resta che scegliere la ricetta che più vi piace per portarli in tavola, ma per questo sentiamo cosa bolle nella pentola di Sabrina per noi!

 

Grazie a Gabriella per averci dato un’altra visione del nostro amato Cardo!

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Credit: Vittorio Quaglia – Azienda Agricola Vittorio Quaglia

 

Una mappa per i Cru del Nizza

Sabato 24 febbraio 2018 presso il Foro Boario di Nizza Monferrato (mai visto dalla sottoscritta così gremito) si è tenuta la presentazione della Mappa del Nizza, uno dei più moderni strumenti di rappresentazione di un territorio vitivinicolo. Ma facciamo un passo indietro.

 L’idea del Nizza D.O.C.G. parte già negli anni Novanta. Il primo passo importante viene compiuto nel 2000: il ‘Nizza’ diventa sottozona, ovvero, nell’etichetta dopo la dicitura “Barbera d’Asti – Denominazione di origine controllata e garantita – Superiore” finalmente si può aggiungere “NIZZA”. Una vittoria, un gran bel traguardo, penserete voi. In realtà per l’Associazione Produttori del Nizza è solo la partenza per un grande progetto.

Un altro passo molto importante è avvenuto nel 2016, con il riconoscimento della dicitura ‘Nizza DOCG’. Il riconoscimento ad una tradizione e ad un territorio. Un’altra vittoria, un altro passo fondamentale arrivato dopo tanti anni di lavoro, festeggiato con l’evento ‘Nata il Primo Luglio’, che ha trasformato la Via Maestra di Nizza Monferrato in un ristorante stellato ‘a cielo aperto’ all’insegna del connubio tra eccellenze gastronomiche e Nizza DOCG. Dal primo luglio 2016 infatti è possibile vendere le bottiglie del Nizza DOCG.

L’Associazione Produttori del Nizza ancora non si ferma e prosegue il suo cammino per produrre un vino di altissima qualità (il Nizza Docg ha un disciplinare molto rigido), per farsi conoscere in Italia (ma non solo!) e per denotare un prodotto degno di lode e diverso dagli altri tipi di vino. Ed è così che siamo arrivati all’evento di oggi.

Dopo i saluti di rito del ‘padrone di casa’ Simone Nosenzo (Sindaco di Nizza Monferrato), si sono susseguiti sul palco moderati dal giornalista Roberto Fiori (La Stampa) gli interventi di Giorgio Ferrero (assessore regionale all’Agricoltura), dell’on. Massimo Fiorio, di Mauro Damerio (Presidente Enoteca Regionale di Nizza Monferrato), di Gianni Bertolino (Presidente dell’Associazione Produttori del Nizza) e di Filippo Mobrici (Presidente Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato). Tutti hanno evidenziato l’importanza di questa Mappa per il ‘Nizza’: si tratterà di una vera e propria carta d’identità utile a differenziare le peculiarità (geografiche, geologiche, ma non solo) dei diversi Cru e pertanto dei vini da essi prodotti.

La realizzazione della Mappa del Nizza nasce dalla volontà dei produttori (giovani imprenditori animati da spirito di iniziativa e voglia di far conoscere ed apprezzare il Nizza) di dare agli operatori del settore e agli appassionati uno strumento di conoscenza del territorio. A tale scopo l’Associazione lo scorso anno si è rivolta all’ing. Alessandro Masnaghetti di Enogea  per mappare le colline dove nasce il Nizza.

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Alessandro Masnaghetti

Il lavoro è stato molto complesso e capillare, in modo da avere la visione di insieme di una determinata zona di produzione. Masnaghetti ha battuto il territorio palmo a palmo, su e giù dai Cru, incontrando, conoscendo e stringendo amicizia con i vari produttori. Secondo Masnaghetti, la tradizione locale è l’elemento fondamentale per delimitare i confini di un Cru, perche sono proprio coloro che hanno vissuto e vivono il territorio da generazioni che hanno la memoria storica dei toponimi e delle posizioni dei vigneti.

Altro elemento fondamentale per definire la mappa e l’estensione morfologica del Cru è il paesaggio, perchè proprio i cambiamenti del paesaggio e della vegetazione danno indicazioni importanti sulla tipologia del terreno e di conseguenza ne segnano i confini.

Dettaglio Mappa Nizza 2Questo è la Mappa: un nuovo importante strumento per promuovere un territorio bellissimo, tutelato dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Dobbiamo essere noi abitanti di queste splendide colline i primi a farci promotori dei nostri prodotti di eccellenza e dei paesaggi mozzafiato che ne fanno da splendida cornice.

Durante la presentazione due sono stati i momenti pieni di pathos: quando l’ing. Masnaghetti e l’enologo Giuliano Noè hanno ricordato Tullio Mussa, che ha dedicato gran parte della sua vita alla promozione del vino barbera (ma non solo, amava ed ha cercato di proteggere e valorizzare anche la Sua Terra e i prodotti del territorio come il Cardo Gobbo di Nizza), precursore di un vino di eccellenza che oggi possiamo chiamare Nizza.

Sono sicura che sarebbe davvero orgoglioso del lavoro di squadra dei produttori per portare in alto questo vino. Se fosse stato seduto con noi, sicuramente lo avremmo notato lisciarsi, come soleva fare quando era soddisfatto, i baffi ed il pizzetto con l’indice ed il pollice della mano destra….

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Potrete trovare le Mappe “I Cru del Nizza” in vendita presso l’Enoteca Regionale di Nizza ed Enogea.

Istanti Magici

Era l’inizio di Maggio quando nella cornice meravigliosa del castello di Moasca Tra la Terra e il Cielo (in provincia di Asti, clicca qui per info e contatti ) è stato presentato da Astesana il concorso “Istanti Magici”, lanciato sui social.

Facciamo un piccolo passo indietro per chi non è del territorio e magari non conosce esattamente ciò di cui sto parlando.

Astesana strada del vino” è un’associazione che si occupa della promozione del territorio. Nasce nel 2000 per dare risalto e visibilità ad un territorio di unica bellezza (scusate ma sono di parte!!!) a cavallo tra il Monferrato e le Langhe, che va esattamente da Asti a Vesime e Acqui Terme e da Castagnole delle Lanze a Maranzana.

Ricordiamo che nel 2014 il fascino e la bellezza delle nostre colline ha ottenuto il riconoscimento dell’UNESCO con l’inserimento dei “Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Lanche-Roero e Monferrato” nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità: che dite, alla fine non sono proprio così di parte vero?

Astesana ha proposto una nuova mappa per valorizzare le Strade panoramiche del Vino, uno strumento indispensabile per conoscere tutti i luoghi da non perdere (percorsi a piedi e in bicicletta).

Ho avuto il piacere di chiacchierare con il Presidente di Astesana Stefano Chiarlo, enologo della prestigiosa cantina Michele Chiarlo. Il Presidente mi ha spiegato che con questo progetto stanno cercando di animare ed aumentare le visite ai punti di attrazione turistica da poco ideati: le famose ‘Big Bench’, ossia le panchine giganti che tutti quanti voi avrete visto immortalate sui social. L’intento è infatti quello di incuriosire i turisti attraverso le potenzialità che i social media offrono.

Turisti che oggi sono molto più consapevoli e cercano nelle nostre terre non solo le bellezze del territorio ma anche i sapori dei prodotti tipici, in primis il vino, puntando soprattutto ad un turismo green all’insegna di passeggiate, tour in bicicletta (ad oggi con le biciclette a pedalata assistita le colline non fanno più paura!) e il nordic walking.
Considerando poi che la maggior parte dei turisti arriva da grandi centri urbani italiani ed europei, questi ovviamente cercano nei nostri territori pace, tranquillità e relax. Arrivati qua si rendono conto della peculiarità e la bellezza del nostro territorio, che pur non facendo parte delle Langhe, non ha nulla da invidiare a quest’ultime.

Astesana con il concorso “Istanti Magici” ha cercato di coinvolgere i turisti ma anche i residenti, chiedendo loro di fotografare i propri “istanti magici” trascorsi nelle nostre terre.

La domanda che mi sorge spontanea è “Ma dove scatterebbe la foto del suo Istante Magico?”. Michele Chiarlo mi stupisce con la sua risposta:

“Sono spesso in giro per le nostre colline, ma ogni volta che le attraverso, mi rendo conto della bellezza e della varietà del loro paesaggio, che cambia di mese in mese in base alle stagioni. Ogni angolo del nostro territorio sarebbe perfetto per uno scatto da “istante magico”!”

Quindi ragazzi cosa aspettate? Il concorso Istanti magici continuerà anche nei mesi invernali!!! Scattate, scattate, scattate!

Mi raccomando, se passate di qua, ricordatevi di dirmelo, potremmo incontrarci per una chiacchierata davanti ad un bicchiere di vino contemplando le splendide colline tra il Monferrato e le Langhe!

1 posto istanti magici

 

Grazie!!!

Il primo articolo del 2017 è un ringraziamento speciale a:

Beppe Marino Vini di Santo Stefano Belbo (CN) http://www.beppemarino.it/wp/it/home/

Figli di Pinin Pero di  Nizza Monferrato (AT)  http://www.pininpero.com/

Il Melograno  di Santo Stefano Belbo (CN) https://www.facebook.com/ilmelogranodesign/

Molino Cagnolo di Bistagno (AL) http://www.molinocagnolo.it/

Slow Food in particolare Slow Food Colline Astigiane Tullio Mussa https://www.facebook.com/SlowFoodAsti/

Beautiful Curvy http://www.beautifulcurvy.com/

Grazie per l’anno trascorso insieme! Il 2017 sarà ancora meglio!!!!

 

Sabrina

 

 

Una Cenerentola in Paradiso

“Ad un tratto, l’orologio della torre suonò il primo rintocco di mezzanotte. Cenerentola, ricordandosi di ciò che la fata le aveva detto, fuggì.”

Da bambini crediamo a tutto ciò che ci viene detto, crescendo diventiamo razionali e a volte non crediamo più nei sogni. Ieri mi sono sentita di nuovo Cenerentola. In altre occasioni nella mia vita mi sono sentita bella, raggiante e al centro della festa come lei. Ma i giorni successivi ero ancora bella, luminosa e viaggiavo sulla scia della felicità. Oggi invece ho pensato… “so come si è sentita Cenerentola il giorno dopo il ballo”. Poverina. Ma facciamo un passo indietro.

Mercoledì mattina, dopo una notte tormentata ed agitata, sveglia presto, pioggia incessante e nebbia, parto per Milano. Arrivo con un po’ di ritardo, lo studio di Stefano Bidini in via Ripamonti sembra un formicaio: tutte indaffarate e di corsa. Mi accoglie con un sorriso e un abbraccio Barbara Christmann (seguitela sul suo blog Beatiful Curvy), dopo quattro chiacchiere mi siedo per l’acconciatura e successivamente mi sposto per il trucco. Credevo che la parte più bella fosse questa ma mi sbagliavo! Carrelli pieni zeppi di abiti, intimo, costumi di diversi colori e taglie: come con un personal shopper mi vengono assegnati abiti e ogni volta ci azzeccano in pieno. D’altronde Barbara fa anche quello di lavoro e non mi stupisco quando vedendo un jeans le dico “ma forse è stretto?” lei mi risponde con un sorriso “penso di no” e ovviamente capisco il suo sorriso poiché mi calzano a pennello….

Già, a volte cadiamo in errori banali di non provare certi abiti poiché pensiamo che non ci calzeranno bene. Ho avuto il piacere di fare acquisti con una persona che, come Barbara, sapeva bene quello che ti valorizza ed ogni capo indossato era un vero successo. Piccola parentesi personale. Se questa persona leggesse e si riconoscesse in queste righe, sappia che devo ringraziarla poiché è stata la prima persona che in modo disinteressato mi ha fatto capire che –come diceva un vecchio spot- “io valgo” e sono bella con le mie curve, se valorizzate in modo corretto.

Scarpe con tacco vertiginoso e pronti sul set. Dirvi che mi sentivo in imbarazzo e impacciata nonostante fossi sul set con altre ragazze sarebbe dire poco. Mi sentivo come dentro uno shaker. Sia chiaro, tutti gentilissimi e le ragazze molto collaborative… ma le sensazioni provate si rincorrevano talmente velocemente da non poter stare dietro a tutto  e avrei voluto dire “fermatevi tutti che ora respiro un attimo!” Felicità, paura, tensione, preoccupazione, euforia, passeggiata al settimo cielo e.. “ehi… sembri altrove!” ops! Scusate! Mi focalizzo di nuovo e mi connetto. Qui si sta lavorando per portare avanti un pensiero, è una specie di battesimo per le nuove ambasciatrici di Beautiful Curvy.

Barbara afferma che:

“Il calendario vuole essere un punto di riferimento per molte donne che hanno sofferto a causa della loro fisicità diversa dai canoni imposti. Si rivolge alle donne che hanno voglia di mettersi in gioco per mostrare ad altre che si può stare bene con dei chili in più. Da non confondere con l’idea che ‘grasso è bello’, ma di imparare a stare bene con se stesse, senza lasciarsi condizionare dagli altri.”

Ho avuto il coraggio e la voglia di scrivere a Barbara proprio perché da tempo seguo lei e Laura Brioschi una modella curvy, blogger e  positive influencer. In questo mondo fatto di tantissime persone che si lamentano per problemi inesistenti per portare l’attenzione su se stessi, credo sia assolutamente fondamentale avere persone come Laura. Positive influencer non solo sulla vita quotidiana ma soprattutto su se stessi!!!

La giornata scorre tra l’adrenalina di indossare, scattare foto, e il relax dei divanetti e del buffet. Devo essere sincera, non pensavo sarebbe stato così difficile. Sali e scendi dai tacchi, le nostre magliette “beautiful curvy”, abbracci, sorrisi, scatti.

Una giornata che incornicerò tra “le cose da salvare” (come canta Barbarossa). Con estrema fatica riprendo la mia valigia e torno a casa. Talmente bollita da prendere la metro al contrario, accorgendomene comunque alla prima fermata sia chiaro…e talmente stanca che sul treno ho preso un medicinale perché tutto d’un colpo mi era preso un mal di testa folle.

Messaggi fino a notte inoltrata con le ragazze del calendario per sapere se erano rientrate a casa senza problemi (sono proprio una mamma) e mentre cerco di tornare alla quotidianità, rientrando a casa, sento i rintocchi e penso a Cenerentola. “Mamma sei bellissimaaaaaa!!!! Mamma ti sei divertita????” ed i miei occhi ancora truccati diventano lucidi… mi sento una splendida Cenerentola!

Il giorno dopo… nubifragio, vento, il nostro cane (un incrocio tra un labrador e un meticcio), improvvisamente mi fa pensare che il padre sia in realtà un cinghiale, ruzzolando nel fango e facendo il bagno nella sua piscinetta che fino a qualche giorno prima era vuota… ad un tratto sento rumori di gocce in casa e… il vento ha spalancato una finestra che non avevo chiuso correttamente e sta piovendo in casa (ovviamente vicino alla TV, dove ci sono i fili di tv, decoder, dvd, ecc.)!

Chiudi, corri a prendere stracci, asciuga, vai a chiudere fuori le finestre (avevo lavato i vetri l’altro giorno) e… DISASTROO!!! Il vento ha fatto cadere un vaso con tutta la sua terra (il fiore era già mezzo andato), Iago ha pensato bene di spargerla dappertutto…e come se non bastasse il contenitore della cenere del caminetto è caduto o qualcuno lo ha fatto cadere. Risultato: ho il porticato allagato, infangato e la cenere si sta sciogliendo in una poltiglia grigiastra dall’aspetto schifoso!!!

Mi infilo un giubbotto, mi metto le scarpe ed inizio a pulire… anche se pulire è una parola grossa. Diciamo salvare il salvabile. Ma la pioggia incessante combinata con il vento mi bagna anche se sono sotto il porticato, i capelli si inzuppano, portandosi via i boccoli che avevo tentato di preservare dal giorno prima, ed il trucco della mattina si scioglie, per effetto del sudore del mio viso e della pioggia torrenziale. Nel frattempo, a completare il quadro, il mio cane, che ha necessità di una doccia più di me, mi saltella vicino allegramente.

OH! Solo 24 ore prima ero Cenerentola al ballo!!!!
Sorrido, immaginandomi con una mise del giorno prima, compresi i tacchi e intanto continuo a pulire… qualcosa è cambiato dentro me. Qualsiasi cosa io faccia, ora ho la certezza di essere Cenerentola al ballo. Anche se pulisco casa, fradicia con il mio cinghialotto che mi saltella intorno infangandomi. Siamo belle. Abbiamo belle curve. E la curva migliore di tutte in questo momento è il mio sorriso. Beautiful Curvy.

Da Natale il calendario sarà scaricabile gratuitamente, oppure rivolgetevi Barbara per il cartaceo!

logo Beautiful Curvy 2016
(Logo di http://www.beautifulcurvy.com)

 

Un Giorno da Modella Curvy

beautiful-curvy_hillarySono cresciuta con quella pubblicità degli anni novanta della bambina che pronunciava “vuole fare la modella!!”, canzonando la sorella a dieta (ma loro avevano acquistato un forno a vapore e alla fine la sorella mangia il pollo)…. Chi non ha mai sognato di essere modella per un giorno?

Dai, non posso crederci. Qualcuna di voi ha detto “no”, ho sentito. Eppure, io ne sono sempre stata un po’ affascinata. Quando anni fa andai alle sfilate milanesi di Elena Mirò e addirittura riuscii ad entrare dietro le quinte, rimasi totalmente incantata dagli specchi che illuminavano centinaia di trucchi, spazzole ma soprattutto i visi lucenti e sorridenti delle modelle “Ciao Magre”, quelle che oggi sono definite “curvy”.

beautiful-curvyHo avuto la fortuna di essere scelta tra più di 500 candidate per partecipare ad un casting per il calendario Curvy di Beautiful Curvy di Barbara Christmann (se ancora non lo fate seguite la pagina Facebook e il blog di Barbara). Non ci speravo molto, ho spedito una mail e non ci ho più pensato. A dire il vero questa è una gran bugia. Mandare quella mail ha risvegliato in me ricordi sopiti. Mi sono ricordata quella volta in cui, nel negozio del paese, veniva pubblicizzato il concorso “Miss Italia”. Mentre ero in coda alla cassa, la signora davanti mi esortò: “Sabrina, perché non ci provi?”. Io ragazzina di 16 anni sorrisi compiaciuta, gli occhi mi brillavano, la fantasia si era già messa in moto… ma la signora dietro me, tra l’altro la classica nonna ampiamente sovrappeso, un po’ stizzita rispose al posto mio: “ma Sabrina non può… ha quel sedere così grosso!!!”.

Il mio sorriso felice di giovane ragazza sognante si spense ed annuii, la tristezza si trasformò in rabbia. Rabbia che da allora attanaglia il mio lato oscuro, quello che nascondo, che celo dietro ad un trucco o una maglia due taglie più grandi, quello con cui combatto quando vado a correre. Spesso mi succede in quei frangenti di incontrare persone che mi guardano con un ghigno fastidioso: la rabbia ritorna ancora più forte, prepotente e repentina. Ancora una volta mi sento presa in giro e derisa. La ragazza di sedici anni che aspetta il suo turno alla cassa in mezzo a due signore anziane ritorna ad essere ferita un’altra volta.

Da qualche tempo il mio culo grosso lo amo. E da oggi lo amo pubblicamente. Così come amo le mie imperfezioni che possono essere migliorate ma senza dovermi ammalare. Senza perdere il mio sorriso, senza perdere la voglia di vivere, perdere la mia unicità.

beautiful-curvy_hillary1Vedere decine di ragazze curvy, bellissime, sorridenti, a loro agio con i miei stessi cuscinetti o sederi un po’ più rotondi, consapevoli del fatto che si, non siamo perfette ma ci possiamo migliorare, ci amiamo per come siamo, ci accettiamo e ci impegniamo a migliorare, ha dato al mio umore una grande sferzata di positività e la voglio condividere con voi.

Domenica, devo essere sincera, non sono andata a Milano per apparire su un calendario, di quello mi importa relativamente. Ero lì per farmi ambasciatrice di un pensiero molto importante: valorizzare le donne con le curve, e come dice Barbara “vedere il vostro orgoglio curvy, il fatto che state bene con voi stesse al di là della taglia.”

Il mio ultimo pensiero oggi va alle ragazze giovani, alle sedicenni ma non solo… il vostro fisico cambierà negli anni, per tantissimi motivi diversi, cercate di non iniziare una battaglia senza sosta contro voi stesse, sarà controproducente. Come scrive sempre Laura Brioschi (seguitela sul suo blog e sulla pagina di facebook “Curvy is not a Crime” – già nominata nel mio incipit):

“Migliorati quanto puoi, ma impara ad apprezzarti e amati. Curvy è: non troppo magro, non troppo grasso, una via di mezzo, una libertà che per troppo tempo è stata negata!”.

Da stasera, guardiamoci allo specchio con altri occhi. Amiamoci. W le Curvy. Beautiful Curvy.

Grazie a tutto lo staff per l’accoglienza, la dolcezza, la cura con cui mi avete accolta. E’ stata davvero una giornata memorabile!

Grazie soprattutto a Barbara!

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Week end con il Gobbo

Inizia oggi un fine settimana intenso per il mio paese: ad Incisa Scapaccino si terrà la 43° edizione della Sagra del Cardo Gobbo (presidio Slow Food). So che non dovrei espormi, ma dopo la festa della mia Borgata (San Lorenzo), questa è una delle feste del mio paese che preferisco. E’ facile intuirne il motivo. Sapete bene la mia passione per Slow Food ed i presidi, sapete che sono molto “sensibile” all’importanza del lavoro che svolge Slow Food per aiutare e “proteggere” quelle professioni che vanno sparendo come il cardarolo e quei prodotti che vengono coltivati con passione, dedizione e tra mille difficoltà. Credete forse che il mestiere del cardarolo sia semplice? Vi sbagliate di grosso. Provate ad immaginarvi a legare un cardo pungente di circa un metro, un metro e mezzo, scavargli un piccolo solco a fianco, piegarlo dolcemente e nella giusta maniera, ed infine ricoprirlo di terra. Il tutto dovrà essere fatto senza che il cardo si spezzi, o che fuoriescano le sue radici dal terreno, e che addirittura si sradichi (come ho fatto io quando ci ho provato). Se poi riuscite a fare tutto ciò senza pungervi, beh, solo allora potrò farvi i miei complimenti perché sarete davvero dei veri cardaroli!!!!

Passiamo al ricchissimo programma della giornata! Questa sera ci sarà una cena con menù tipico e si balla con “Gli Indimenticabili”, ma questo è solo un piccolo riscaldamento per domani!!!

Domenica 9 (domani mattina) dalle 9,00 Piazza Ferraro sarà gremita: oltre alle tradizionali bancarelle con prodotti tipici (e ovviamente il protagonista assoluto sarà il Cardo Gobbo), si terranno il primo raduno ALFA SPORT CLUB e la sesta edizione della gara regionale ORIVINO DI ORIENTIRING. Inoltre alle 9,30 ci sarà la partenza della camminata non competitiva tra i “Borghi del Marchesato di Incisa” organizzata dal nostro preparatissimo gruppo di Nordic Walking Incisa, che farà provare a chi fosse interessato i bastoncini utilizzati in questa nuova specialità sportiva.

Alle 9,45 APERTURA DELLA STAGIONE DEL GOBBO: estrazione in campo del primo cardo Gobbo, con la partecipazione straordinaria del comico Claudio Sterpone. A seguire, presso il Comune “CARDO GOBBO WORKSHOP” al quale prederanno parte Matteo Massimelli (Sindaco di Incisa) e altri Sindaci dei comuni del Cardo Gobbo, Mauro Damerio (Presidente del Consorzio del presidio Cardo Gobbo di Nizza Monferrato), Piercarlo Albertazzi (responsabile del Presidio Slow Food, colui che lo scorso anno mi spiegò bene la vita del Cardo Gobbo, se ve lo siete persi, rimediate https://cucchiarando.wordpress.com/2015/11/24/il-re-dei-cardi-il-cardo-gobbo-di-nizza-monferrato/ ), Dino Scavino (Presidente Nazionale CIA Agricoltori Italiani). A coordinare il tutto sarà il preparatissimo Pier Ottavio Daniele. Al termine un fuori programma a sorpresa: dopo averne tanto parlato si passerà ai fornelli (immaginari): presenterò alcune ricette con il cardo Gobbo e relativi assaggi!

Pensate forse che la giornata sia terminata? Assolutamente no! Dalle 10,00 entrerà in servizio il trenino panoramico per le vie del Borgo Villa, alle ore 11,00 ci sarà la Santa Messa nella Chiesa di S. Antonio, alle 12,00 l’inaugurazione dell’Ufficio Informazioni Turistiche comunale, alle 12,30 pranzo a base di Cardo Gobbo. Si proseguirà con un pomeriggio altrettanto ricco: alle 15,00  direttamente da Colorado Cafè Live spettacolo del comico Claudio Sterpone, alle 16 la tradizionale distribuzione della Bagna Cauda con il Cardo Gobbo, della Friciula, il tutto annaffiato dal Barbera dei produttori locali. I festeggiamenti termineranno con la cena e la serata danzante.

Cosa aspettate? Se ancora non lo avete fatto prenotate telefonando al 349 100 3007 oppure allo 0141 74040.

Vi aspetto domattina, ma non solo!!!

Un ringraziamento alla Pro Loco e al Comune che mi ospitano, ma soprattutto a Giovanna Gatti, una dei produttori del Cardo Gobbo (tel. 0141 74513) che ieri è andata ad estrarre i cardi gobbi e ha ricercato i più teneri per realizzare gli assaggi di domani!!!!

 

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